Ho impiegato dicembre a cercare di arrivare il più possibile intera a vederne la fine – e in un certo senso è proprio quello che è successo. Vedere finire le cose e rimanere bene intera, tutto sommato, intendo.

Ho letto solo due libri questo mese, ma – se ho fatto i conti giusti – portano il numero di letture completate quest’anno a 40. Che non è poi così male, direi, anche se è meno di quanto mi ero prefissata. E, visto che non imparo, il mio obiettivo per il 2018 è di leggerne 60.

Spoiler: il filo conduttore che lega i due libri di dicembre è, a quanto pare, un gruppo di maschi giovani nudi e felici di essere nudi tra loro. È una coincidenza strana e bella, e a quanto pare molto italiana. 

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Cesare Pavese, La bella estate

Preso dalla libreria dell’architetto, come la maggior parte di ciò che ho letto quest’anno (uno dei pregi dell’essere tornata a vivere a casa per un po’), perché il mio preferito di Pavese è forse I dialoghi con Leucò – così verboso ed etereo – e mi è stato detto che Il diavolo sulle colline, il racconto centrale di questa raccolta, è bello e maschile.

Dopo l’inaspettata sorpresa di Feria d’agosto, in cui è contenuto quello che è diventato uno dei miei racconti preferiti di sempre, ero curiosa di provare un altro Pavese. Senza dubbio, Il diavolo sulle colline è di gran lunga più bello, coinvolgente e calibrato degli altri due racconti, La bella estate e Tra donne sole – in particolare, ho letto quest’ultimo quasi con fastidio. Senza il quasi.

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Gipi, LMVDM. La mia vita disegnata male

Un regalo di Natale – ed era tanto che non ricevevo un libro. È anche la prima graphic novel che mi sia mai stata regalata e, niente meno, la prima opera che leggo di Gipi.
Lui, l’ho conosciuto più di un annetto fa a Bologna, durante BilBolBul, e non ho fatto altro che chiedermi, per tutta l’ora dell’incontro, perché non ci fossimo incrociati prima.

Sensazionale nel suo essere normale e vero fino all’osso – osso crudo e nudo ed esibito nella sua nudità. Non per manie di voyeurismo o desiderio di spettacolarizzazione, ma perché (la vita) è così e non può essere altrimenti. E questa è anche la recensione di LMVDM. O anche: da rileggere. Tante, tante, infinite volte. Ti terrai la pancia per il ridere e per la nausea e a volte per tutte e due assieme: un po’ come funziona la vita ogni giorno, in effetti.

 

5 thoughts on “The Book Edit | December, 17

  1. Leggere di una giovane intellettuale che, dalla libreria del padre, prende Pavese, beh, è rinfrescante.

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    1. Ciao 🙂 purtroppo, tra traslochi e mancanza di connessione stabile, mi riesce difficile aggiornarlo. Spero di tornare a farlo presto! In particolare, credo che farò diventare il Book Edit trimestrale. Secondo te potrebbe funzionare? Grazie per avermi scritto, a presto!

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