«My business is words.»
Così scriveva la poetessa Anne Sexton qualcosa come 70 anni fa, e così posso descrivere il mio lavoro oggi.
Così scriveva la poetessa Anne Sexton qualcosa come 70 anni fa, e così posso descrivere il mio lavoro oggi.
Serve davvero consultare un vocabolario quando si scrive online? Sì, assolutamente sì.
Read MoreI libri di ottobre, raccontati – ma non troppo: Vonnegut, Márquez, Borges.
Read MoreCome si scrive un testo efficace? Ed è davvero indispensabile fare la scaletta?
Read MoreLa mostra alla Permanente di Milano spiegata bene: cos’è l’ukiyo-e? E perché Utagawa Kuniyoshi ne era maestro?
Read MoreI libri di settembre, raccontati – ma non troppo: Chew-Bose, Barnes, Eggers.
Read MoreLa storia di un’artista che dipingeva la calma, costruiva case e aveva fatto almeno dieci lavori diversi.
Read MoreI learn by going where I have to go.
Theodore Roethke, Words for the Wind
I libri di agosto, raccontati – ma non troppo: Volponi, Parise, Pavese, Yuknavitch.
Read MoreCome può la pazienza diventare una tecnica fotografica?
Read MoreQualche libro che sta benissimo in valigia, nella borsa per il mare, sul tavolino reclinabile dell’aereo.
Read MoreI libri di luglio, raccontati – ma non troppo. Márquez, Hornby e Austen.
Read MoreUna protagonista forte nella sua debolezza, delle figure maschili di cui vergognarsi, una casa in cui tornare.
Read MoreI libri di giugno, raccontati – ma non troppo. Márquez e due volte Munari.
Read Moreo anche domani, o qualsiasi volta ci sia bisogno di sentirsi dire la cosa giusta.
Read MoreUn libro che gioca con molto più di un genere – dalla letteratura al sesso, mantenendo centrale l’identità.
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