È una mattina di pioggia, per questo quello che sarà mio padre è riparato sotto i portici. È andato a Brescia per partecipare allo sciopero e alla manifestazione contro il terrorismo neofascista che sta colpendo la città e la sua provincia – in cinque mesi, nove attentati.
In una piazza affollata di ombrelli e striscioni, di operai e studenti, c’è anche quello che sarà mio nonno materno – ma lui e mio padre non si conoscono ancora.
Alle 10:12 è attentato.
Lo puoi sentire nelle registrazioni: il discorso di Castrezzati, iniziato da pochi minuti, interrotto dallo scoppio. Il silenzio attonito e totale e poi: “Una bomba!”, e: “Compagni!”.
Le donne che vengono uccise hanno la mia età.
Mio padre è molto più giovane di me.
Sono passati cinquant’anni.
L’attentato di Piazza della Loggia è stato rivendicato dal terrorismo neofascista.



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